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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

La Rossa

Succedeva ogni santo giorno e ogni santo giorno la rabbia saliva e la investiva come una gigantesca onda di fiamme scarlatte impedendole quasi di ragionare, molte volte ci provava a fare qualcosa, ma la maggior parte delle volte  finiva sempre con un'occhio nero o altri lividi in giro per il corpo, ma non le importava, perché per quelle dieci volte in cui finiva a terra, una volta riusciva a trionfare. Nei corridoi della scuola i suoi coetanei sussurravano il suo nome, o almeno lo strano nomignolo che le avevano dato, "La Rossa" neanche fosse chissà chi e facesse chissà cosa, solo certi comportamenti le facevano salire una rabbia cieca e non poteva ignorarla, come non poteva ignorare ciò che succedeva nei corridoi di quella scuola, non riusciva ad essere come tutti gli altri studenti e rimanere a guardare andava contro ogni insegnamento che suo padre le aveva impartito, sua madre diceva che era come suo padre, aveva il complesso dell'eroe, quando vedeva qualcosa di i

Speranza? no mai più.

Ovunque guardasse vedeva solo quello, non riusciva a toglierselo dalla testa. Ci aveva sperato così tanto in quel futuro, che ora non le rimaneva più nulla, solo il vuoto. Lo sapeva, da anni lo sapeva che quello che che stava facendo era sbagliato, fare progetti andava bene, anzi benissimo, però lei aveva esagerato, non si era data altre vie o altri piani, tutto quanto si basava solo sulla riuscita di quel singolo piano, era al corrente che fosse tutto tranne che semplice, ma non le era mai importato, voleva solo sperare che tutto sarebbe andato per il meglio e ce l'aveva messa tutta perché funzionasse, ma come al solito il destino era andato contro di lei. Osservò il telefono con le lacrime agli occhi, sperava che in quel momento qualcuno fosse entrato nella stanza per darle la forza che lei non aveva, ma era consapevole che nessuno sarebbe arrivato e che anche se fosse, era solo lei che poteva farlo, solamente e unicamente lei poteva dirglielo. Era terrorizzata, aveva sbloc

Loro o Io

Io non sono antipatica, voi lo siete. Io non sono saccente, voi lo siete. Io non sono cattiva, voi lo siete. Io non mi sento superiore, voi lo siete. Siete voi a parlare male delle perone, non io. Non sono io, diete voi, sempre voi. Mi dovete sopportare, sono fatta così. Se mi volete bene dovete sottostare ad ogni mio capriccio. In fondo io non sono spocchiosa e crudele, voi lo siete. Certo a volte mi comporto da bambina, ma voi lo siete sempre. Se non ho voglia di parlarti non lo faccio, tu però devi farlo con me. Altrimenti è colpa tua, non mia. Capita che rispondo male alle persone, però voi non vi dovete permettere. Solo io posso parlare di  sfortuna e di passato difficile, le vostre cose non sono niente in confronto alle mie. Solo io ho difficoltà, voi no, o almeno non sono mai importanti come le mie. Si vado a molti concerti e mi compro davvero moltissime cose, però sai devo stare attenta a spendere poco per la spesa, ho difficoltà economiche e tu non puoi dirmi nu