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Pioggia



Sembra estremamente stupido, ma la cosa non le importa.
Invece di fare come ogni persona sensata attorno a lei, quando le prime gocce erano cadute, si era sciolta i capelli, aveva chiuso la borsa assicurandosi che non fosse nemmeno un piccolo possibile passaggio, si era bloccata in mezzo alla strada e aveva atteso.
Sembrava estremamente stupida mentre se ne stava impalata in mezzo alla folla, tutti camminavano in fretta, sotto gli ombrelli, chi andava a casa, chi cercava rifugio in qualche negozio e poi chi la sa, per quello che poteva saperne magari una delle persone sotto gli ombrelli stava correndo per andare a combattere contro qualche troll. 
Non capiva come mai tutti loro avessero tutta quella repulsione per la pioggia, da quando sei piccolo di mettono in testa che la pioggia era qualcosa di negativo, qualcosa che mette tristezza e che peggiora le giornate.
Sentiva le gocce aumentare, era una pioggia fine, con gocce leggere che ricadevano sulla sua pelle talmente leggere che faticava a sentirle, quando passavano quella sensazione fantastica di leggerezza e brio, come essere sotto una pioggia di lacrime di fata.
Si aprì la giacca di pelle e rivolse il viso verso l'alto, sorrise e attese.
La pioggia non era malvagia, non era triste e sicuramente rendeva le giornate definitivamente più divertenti.
Secondo la sua opinione sull'ordine delle cose, la pioggia era una delle cose più importanti, si curava di tutto quello che l'uomo lasciava indietro.
Le praterie, le foreste, gli animali, i piccoli fiumi, i piccoli stagni e i laghi, dove l'uomo non aveva interesse ad arrivare c'era lei.
Ma anche per l'uomo era importante, la pioggia si occupava anche dell'uomo, cadeva sopra i vestiti impregnandoli per arrivare fino alla carne, la bagnava e scivolava via per finire fino a terra, tutte le gocce che cadevano a terra erano cariche di tristezze.
La pioggia passava su di loro e li purificava da tutto il dolore, bisognava solo lasciarle la strada libera e lei avrebbe provveduto all'uomo meglio dell'uomo stesso.
Niente ti purificava di più della pioggia, per quello, quando le gocce aumentarono in numero, grandezza ed intensità lei non si spostò, alzò i palmi verso il cielo e rise per la prima volta in tutta la giornata, non poteva capitarle nulla di meglio della pioggia.
Sentiva i capelli diventare fradici e incollarsi al viso, i vestiti che diventavano pesanti e freddi, ma ogni volta che una goccia le cadeva sulla fronte e percorreva tutto il suo corpo, per poi cadere in fine a terra più grande e pesante di prima, si sentiva più leggera.
Sapeva tutti la ritenevano estremamente stupida, le divano di farsi una bella doccia invece che rimanere sotto la pioggia ad ammalarsi, ma lei lo ripeteva ogni volta, nessuna doccia avrebbe mai sostituito quelle gocce, lacrime fatate.
Quando fu totalmente inzuppata da capo a piede riprese a camminare verso casa, la sua mente si stava liberando dai pensieri, il suo corpo, seppur più pesante, era leggero. Quella notte sarebbe stata serena.
Mentre saltellava sul marciapiede oramai deserto pregustò già quello che sarebbe venuto dopo, quando la pioggia finiva e le nuvole si diradavano il mondo appariva talmente bello che anche il più piccolo fiore di toglieva il fiato.
Quando la pioggia finiva il suo lavoro tutto si trasformava.
I colori diventavano brillanti, potenti e bellissimi.
il cielo diventava di ogni sfumatura esistente di azzurro, talmente intenso che quasi ti pregava di sdraiarti per poterlo osservare per ore.
L'aria era pulita e gli odori ti investivano con una brezza tale da farti barcollare.
Per non parlare della natura, che dopo la pioggia si risvegliava felice e cantava, con suoni talmente meravigliosi che gli umani impazzivano udendoli, perché non volevano fare altro nella vita che non fosse ascoltare il canto della natura dopo la Pioggia.
Salutò una bambina, dentro la finestra di una casa la fissava scioccata, insomma come poteva una persona grande come lei saltellare sotto la pioggia mettendo i piedi in ogni singola pozzanghera?
Scoppiò a ridere felice, non c'era più il lavoro, i problemi con la sua dolce metà, su madre che la spingeva a fare il grande passo, le sue amiche che sfoggiavano la loro vita da casalinghe madri, la pressione che metteva a se stessa per poter realizzare i suoi progetti. Tutto era caduto per terra insieme alle gocce di pioggia.
Ora c'erano solo le risa e il rumore delle gocce che purificavano il mondo.

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