Passa ai contenuti principali

La biblioteca

Anche se ancora era lontano poteva sentirlo, il suo calore, la sua forza distruttiva e il fumo che emanava ed era consapevole che sarebbe stato fatale, lei in fondo era fatta di legno, e carta, scaffali e libri e la casa intera, non avrebbe retto a quell'incendio, una casa antica abitata da generazioni e generazioni, che nonostante le numerose ristrutturazioni aveva ancora troppo legno dentro di lei, nei muri, nel soffitto nel pavimento, cemento, ferro e troppo legno ancora.
Osservò il suo amato padrone mentre metteva gli ultimi libri dei suoi scaffali dentro all'ultimo scatolone, anche lui sapeva che non c'era via di uscita, ma andava bene così, avevano iniziato a spostare i suoi libri da un pò di tempo, i padroni aveva costruito una nuova casa, più sicura e lei era una delle poche cose antiche di quella casa che voleva portarsi dietro, sentì il crepitio delle fiamme che provenivano dal piano di sopra e si disse che andava bene così, i suoi libri erano al sicuro, quello era l'importante, aveva servito bene tutte le generazioni della casa facendo appassionare ogni singolo membro della famiglia grazie ai libri dei suoi scaffali e alla maestosità della sua grandezza, dei suoi intagli e delle sue decorazioni, ora anche pr lei era il momento di passare i suoi libri alla generazione successiva.
Molto molto tempo prima, prima delle grandi guerre, la sua piccola padrona l'aveva creata, una piccola bambina di dieci anni che diversamente da tutte le altre chiedeva ai suoi genitori libri invece che vestiti, così iniziando dai libri sui quali studiava aveva iniziato a riempire i suoi, allora, scaffali semi vuoti e privi di qualsiasi anima, ma la sia piccola padrona nel crescere aveva collezionato numerosi libri facendo in modo che poi anche i suoi figli facessero lo stesso. Generazione dopo generazione lei era cresciuta, tramandando la storia di quella splendida famiglia che aveva riempito il suoi legno freddo con calore amore, regalandogli un'anima e facendogli apprezzare ogni singolo momento passato a vivere. Erano stati i figli di quella donna splendida però a dargli davvero la vita, l'avevano ingrandita e rafforzata facendo in modo che quello che prima era lo studio della loro madre diventasse una stanza occupata solo da scaffali e libri che riempivano ogni spazio fino a taroccare il soffitto, aveva diviso i libri dei suoi scaffali in argomenti e poi avevano assunto degli artisti per decorare la sua pelle di legno, intagliandola e dipingendola, così che i libri sulla botanica fossero circondati da foglie, fiori e erbe, i libri che raccontavano folli storie d'amore si crogiolavano tra gli abbracci di innamorati mazzi di fiori e meravigliose ghirlande, girando l'angolo potevi trovarti ad osservare draghi che solcavano il cielo e bellissime fate che ballavano assieme alle creature delle notte, stupendi fondali marini che ospitavano pesci e coralli dai mille colori. se so osservava in alto si potevano vedere le costellazioni del cielo mentre più in basso ogni genere di guerra documentata veniva combattuta, si erano stati loro ad avviare le tradizioni di quella casa e ad ogni generazione lei era stata allargata e riempita con nuove storie mentre l'amore che i suoi padroni provavano per lei la rendeva sempre più viva.
 Poi gli anni erano passati e la casa era diventata vecchia e inadatta a vivere per i tempi moderni, si ricordava perfettamente quando aveva sentito dire alla padrona che era ora per loro di trasferirsi in una nuova casa, ugualmente grande e con ogni lusso ma più abitabile, con un tetto che non perdeva, delle tubature decenti e un impianto della luce che funzionasse in ogni stanza della casa e in quel momento si era sentita persa, abbandonare la casa voleva dire abbandonare lei, la sua bellezza e la fatica che generazioni avevano fatto fatto per restaurarla e tenera in uno stato più che perfetto, poi era successo il miracolo.
Aveva sentita le mani dei entrambi i padroni che accarezzavano i suoi libri e che sfioravano i suoi intagli "Le verrà con noi, non mi importa della casa, ma Lei ci seguirà", l'amore che la famiglia che serviva provava per lei era tale da vole fare di tutto per portarla con loro e così fecero, spesero fin troppo soldi per assoldare operai che pian piano e con moltissima cura avevano tolto i libri dai suoi scaffali e poi pezzo alla volta avevano iniziato a smontarla, era un lavoro duro visto che i padroni non volevano che nemmeno un pezzetto di lei venisse graffiato o rovinato ci era voluto molto tempo solo per fare uscire le scaffalature centrali, quelle più piccole.
Quel giorno di riposo per gli operai i suoi padroni fin dalle prime lici del mattino avevano iniziato a portare via gli ultimi libri, i più vecchi, poi nelle settimane successive sarebbe stata smontata, portata via e rimontata nella nuova casa dei padroni ma qualcosa era andato storto, uno dei vecchi cavi, il più rovinato mangiato dai topi, dell'impianto della luce era saltato emanando un mare di scintille che avevano dato fuoco alla vecchia casa.
per fortuna la grandezza della casa e l'umidità intensa avevano permesso ai padroni di raccogliere tutto quello che volevano compresi gli ultimi libri dei suoi scaffali prima di uscire fuori, sapeva che avevano chiamato i pompieri, ma loro vivevano lontano dalla città ci sarebbe voluto molto tempo prima che loro potessero arrivare e nonostante il fuoco non fosse troppo veloce, lo era abbastanza.
Osservò il padrone mentre accarezzava il suo scaffale per l'ultima volta e si sentì felice: "Ti ricostruirò, nella mia nuova casa ho alcuni pezzi e tutti i libri, ti ridarò vita nella nuova casa splendore." poi l'uomo corse via  e lei si sentì ancora più felice, dai suoi scaffali sarebbe nata sua figlia, un'altra biblioteca più bella e più grande di lei che avrebbe dato gioia ai discendenti della donna meravigliosa che l'aveva creata, si lasciava i padroni in buone mani.

L'uomo osservò la casa mentre bruciava con un nodo alla gola e un macigno nel petto, accarezzò i libri nello scatolone, nonostante sua moglie gli avesse detto di lasciarli dov'erano lui era comunque corso a prenderli, anche lei amava la Biblioteca certo, ma mai quanto lui, molte famiglie avevano tesori immensi e cimeli rari da tramandarsi, la sua aveva sempre avuto la libreria, tutte le enormi ricchezze che possedevano erano sempre state utilizzate quasi solo per rendere la loro biblioteca sempre più bella e sempre più viva e ora lei stava bruciando.
Sentì una manina aggrapparsi ai suoi pantaloni, lui posò a terra i libri, si asciugò le lacrime e prese in braccio sua figlia, la tradizione non sarebbe finita, aveva alcuni scaffali e più soldi di quanto potesse spendere in sei vite, avrebbe costruito uno nuova Biblioteca, da tramandare ai suoi figli, ai suoi nipoti e a tutte le generazioni a venire, e sapeva che gli latri membri della famiglia sarebbero accorsi per aiutarlo, visto l'amore profondo che tutti provavano per loro meravigliosa biblioteca.
"Continuerai a farci sognare splendore, dovesse volerci tutta la vita che mi rimane, ti ricostruirò."

Commenti